monovolume architecture + design is a South Tyrolean architecture and design firm. The two founders Patrik Pedó and Jury Pobitzer met during their studies at the university of Innsbruck and in 2003 founded monovolume architecture + design, which today realizes both refurbishments as well as new constructions. Its portfolio includes conceptual studies, architectural and design projects, constructions ́ planning and supervision, project management, visualization 3D and virtual reality as well as urban planning and masterplans. In addition to architectural projects, exhibition and product design are the core fields of the office’s activity.
monovolume architecture + design è uno studio di architettura e design altoatesino. I due fondatori Patrik Pedó e Jury Pobitzer si sono incontrati durante i loro studi presso l’Università di Innsbruck e nel 2003 hanno fondato monovolume architecture + design, che oggi realizza sia ristrutturazioni che nuove costruzioni. Il loro portfolio comprende studi concettuali, progetti architettonici e di progettazione, supervisione delle costruzioni, gestione del progetto, visualizzazione 3D e realtà virtuale, nonché pianificazione urbana e masterplans. Oltre ai progetti architettonici, “exhibition” and “product design” sono i settori chiave dell’attività dello studio
Your projects are always a combination of architecture and interior design. There’s an interpenetration between them, like on the exterior of EB House. Do you agree with this?
That is right. We believe it is important to have a harmonious dialogue between interiors and exteriors. We think of living as an articulated phenomenon, in which components, actions, and subjects come together. Our focus is on creating a holistic project, a 360-degree concept, so we try to merge architecture and interior design into one, eliminating the traditional inside-outside divide. The forms and proportions of the exteriors penetrate the interiors, and on the facade, we explore solutions reflecting the surrounding environment. We prefer to rely on research, with a multidisciplinary approach to architecture and influences ranging from literature to music, passing through botany and poetry. That is why we have a small library in our studio filled with inspiration sources and publications. This corner of ideas helps our collaborators get a better understanding of the spaces and elements to be designed.
The Casa EB project is about connecting the building with the natural environment by allowing the landscape take centre stage. This project aims to “blend in” with the environment, in continuity with the surrounding space, which is exemplified in particular by the curved lines that wind up the entire second floor starting from the ground; but also through the natural colours of the materials, the large windows that give people a glimpse into the interior and the geometric carvings that let light stream into every corner. The organic form was conceptualized within the dimension of coherence, where the boundaries that traditionally separate architecture and interior design blend together to create a new “living in simplicity” housing model.
I vostri progetti sono sempre a 360° tra Architettura e Interior. Le due parti si compenetrano come negli esterni della Casa EB. E’ giusta questa considerazione?
Proprio così, secondo noi, ci deve sempre essere un dialogo armonioso tra esterni e interni. Ci piace immaginare il tema dell’abitare, come un fenomeno articolato, in cui azioni, elementi e soggetti si amalgamo insieme. La nostra attenzione si concentra sulla realizzazione di un progetto olistico, un concetto a 360°, questo significa che in qualche modo cerchiamo di fondere architettura ed interior in un tutt’uno, venendo a mancare la tradizionale soglia che divide dentro-fuori, le forme e le proporzioni degli esterni penetrano negli interni e in facciata studiamo soluzioni che riflettono il contesto ambientale. Preferiamo affidarci alla ricerca, con un approccio multidisciplinare all’architettura, con influenze che vanno dalla letteratura alla musica, passando per la botanica e la poesia; per questo, in studio abbiamo realizzato una piccola biblioteca, un archivio ricco di pubblicazioni e di fonti d’ispirazione, questo angolo di idee aiuta i nostri collaboratori ad ottenere una visione più completa degli spazi e degli elementi da progettare.
Nel progetto Casa EB, abbiamo voluto dare al paesaggio un ruolo da protagonista, creando una connessione tra edificio e ambiente naturale. Il progetto mira a “mimetizzarsi” nel contesto in continuità con lo spazio circostante, che si esprime in particolare attraverso le linee curve, che partendo dal suolo si snodano lungo tutto il secondo piano, le tonalità naturali dei materiali, le ampie vetrate protagoniste dell’architettura esterna che lasciano intravedere lo spazio abitato interno ed gli intagli geometrici che permettono alla luce naturale di diffondersi in ogni angolo delle stanze interne. La forma organica é stato ideata all’interno della dimensione della coerenza, dove i confini che tradizionalmente dividono l’Architettura dall’Interior si sono fondono insieme, creando un nuovo modello abitativo “living in semplicity.”

HOUSE EB
Photo Credits: © Giovanni de Sandre
There’s a clear trend toward sustainable materials and organic forms in your work, where the material becomes the protagonist. Could you explain this philosophy?
It is important to look at materials holistically, which means taking into account social, cultural, and ecological factors. From the studio’s earliest projects, we wanted to find architectural solutions that would take into consideration social and ecological aspects of sustainability, but would also be cost-effective in the long run. Architecture and design are responsible for the sustainability of materials today. At monovolume architecture + design, we follow the so-called “0 km architecture” philosophy. Basically, we try to promote the circular economy by choosing and collaborating with local craftsmen within one km of our construction site and using raw materials like wood from that area. Whenever we build, we try to do a complete project where the environment, shapes, and materials all tie together. The material’s colour, texture, and porosity play a major role. Studying the combinations of different materials and their application on curved or long-limbed surfaces communicates a conscious choice on sustainability and careful attention to detail.
Nei vostri progetti è evidente una tendenza all’uso di materiali sostenibili e forme organiche, dove appunto il progetto trasforma il materiale in protagonista. Potete spiegarci questa filosofia?
Crediamo che la giusta attenzione ai materiali debba essere olistica, ossia debba considerare gli aspetti sociali, culturali ed ecologici. Sin dai primi progetti dello studio, il nostro desiderio era quello trovare soluzioni architettoniche che prendessero in esame gli aspetti sociali ed ecologici della sostenibilità e che al tempo stesso potessero essere efficienti in termini economici per una prospettiva a lungo termine. La sostenibilità dei materiali oggi é una questione di architettura e design. In monovolume applichiamo nelle nostra progettazione la filosofia così detta “architettura a km 0”, ora la spieghiamo meglio, cerchiamo di promuovere l’economia circolare con le nostre scelte, scegliendo e collaborando con artigiani locali, circoscritti in un raggio massimo 1 km di distanza dal cantiere e reperendo materie prime quali i legni di una certa area geografica. Attraverso le nostre costruzioni cerchiamo di realizzare un progetto completo in cui ambiente, forme e materiali si intrecciano insieme. Il materiale attraverso le sue qualità di colore, texture e porosità gioca un ruolo da protagonista. Studiando gli accostamenti e la combinazione di materiali diversi, le applicazioni di un dato materiale su superfici curvilinee o longilinee, mirano a trasmettere una curata attenzione verso i dettagli ed una scelta consapevole sull’impatto ambientale.

HOUSE P2,
Photo Credits: © Giovanni de Sandre
3.Tradition, material and research. We often see these in your architecture. How much do they affect your design?
At monovolume architecture + designe, we believe that tradition is the heart of evolution. After all, everything we create comes from within us, from our culture, from our education, from our experiences, and from childhood. Our design process is based on tradition, materials, and research. They can be pictured as three words inscribed in a circle: tradition is tied to history, material to the territory, and research to the future. We do a lot of research in the design phase to find out what the genius locis of a place is. Whether it is an alpine, hilly, or marine territory, we analyze its history, customs and traditions, and the community’s way of living. The materials we choose are those that naturally grow and develop in a certain area over others. We choose the suitable materials, warm or cold depending on the feeling we want to convey, and we examine the colours that work best with the surroundings. Our projects in the alpine region are a good example of this. Casa K2, for example, reinterprets historical aspects in an innovative way by revisiting traditional elements, exploring vernacular architecture, and researching local lifestyle
Tradizione, materiale e ricerca. Sono delle componenti che ritroviamo spesso nelle vostre architetture. Quanto influiscono sul vostro modo di progettare?
In monovolume crediamo che la tradizione sia il cuore dell’evoluzione. In fondo, quello che creiamo nasce da quello che abbiamo dentro noi, dalla nostra cultura, dall’educazione ricevuta, dalle esperienze e dall’infanzia. Tradizione, materiali e ricerca sono i tre elementi che costituisco la base del nostro processo di progettazione, possiamo infatti immaginarli come tre termini iscritti dentro ad un cerchio, la tradizione si lega alla storia, il materiale al territorio e la ricerca al futuro. In fase progettuale, svolgiamo molta ricerca nel conoscere il genuis locis di un dato luogo, si tratti di un territorio alpino, collinare o marino, analizziamo la sua storia, i suoi usi e costumi, le sue tradizioni e il modo di abitare della comunità, ricerchiamo i materiali che in modo naturale crescono e si sviluppano in una certa area rispetto ad un altra, scegliamo i materiali più adatti, caldi o freddi a seconda della sensazione che desideriamo trasmettere ed analizziamo i colori che meglio si mimetizzano con il contesto. Questo approccio è facilmente riscontrabile nei nostri progetti realizzati nella regione alpina, un esempio é Casa K2, dove reinterpretando gli elementi tradizionali, esplorando l’architettura vernacolare e lo stile di vita locale, abbiamo reinterpretato i segni storici in un linguaggio avanguardistico.

RIEL-IL FIENILE,
Photo Credits: © Giovanni de Sandre
Landscape is also a fundamental element. Projects are always incorporated into their natural surroundings and communicate with them. Would you mind sharing some curiosities with us?
The word “landscape” embodies a network of relationships that unites territory, nature and the environment. Today the architect is the creator and designer of the living of the future, a promoter and guarantor of the beauty of the landscape, harmoniously connecting the many ingredients of architecture: shapes, colours and new ways of living. We give nature a leading role in each project, integrating the existing environment with architecture as much as we can. We recently named this practice “design with and for nature”, which means working with and for nature. Our approach to innovation is to create scenarios where nature is at the centre. Nature is primarily a source of inspiration and study, admired and respected, and architecture is its elegant and aesthetic promoter in the landscape.
Un’altro elemento fondamentale che possiamo riscontrare è quello paesaggistico. Il progetto è sempre inserito nel suo contesto naturale e dialoga con esso. Ci potete raccontare qualche curiosità?
La parola “paesaggio“ racchiude in se una rete di relazioni che unisce territorio, natura e ambiente. L’architetto è oggi ideatore e progettista dell’abitare del futuro, si fa promotore e garante della bellezza del paesaggio, connettendo in modo armonico i tanti ingredienti dell’architettura: forme, colori e nuovi modi di abitare. In ogni progetto desideriamo dare alla natura un ruolo da protagonista, creando di integrare il più possibile l’ambiente esistente con l’architettura e per questo recentemente, abbiamo nominato questa pratica progettuale riassumendola con “design with and for nature”, ovvero lavorare con e per la natura; perché siamo convinti che per noi innovare significa creare e progettare scenari, in cui la natura gioca il ruolo fondamentale. Essa é in primis fonte d’ispirazione e di studio, ammirata e rispettata, e l’architettura ne è promotrice elegante ed estetica nel paesaggio.

DR.SCHÄR HEADQUARTERS
Photo Credits: © Meraner and Hauser

STUDIO MONOVOLUME ARCHITECTURE + DESIGN
Photo Credits: © Giovanni de Sandre

STUDIO MONOVOLUME ARCHITECTURE + DESIGN
Photo Credits: © Giovanni de Sandre
mnonvolume architecture + design
@monovolume_architecture_design
Help me, Help you!
Increase your visibility.
Register your project with us, we’ll do the rest.
Join Thus. Become a Thuser!