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Cartella Stampa. Come si compone e perché è cosi importante

La cartella Stampa, o il Press Kit, è un insieme di informazioni e risorse dedicate a giornalisti ed editori. Come abbiamo detto nel precedente post, il materiale rivolto ai giornalista non può e non deve avere la stessa forma di quello rivolto ad un cliente

In generale la “cartella stampa” è una cartella contenente delle sotto cartelle, numerate, divise per argomento e comprende:

  • comunicato stampa (o press release)
  • immagini
  • disegni tecnici
  • materiale preparatorio del progetto
  • biografia 
  • info contatti
  • video

Andiamo ad analizzare le singole sottocartelle.

Comunicato Stampa.

Nè abbiamo parlato ampiamente nel precedente blog quindi vi rimandiamo alla lettura approfondita di questo importante strumento di comunicazione

Immagini.

Anche in questo caso vi rimandiamo in parte ad un precedente blog, ma qui cogliamo l’occasione per precisare alcune cose in più.

La risoluzione. Il mondo delle riviste è passato dal cartaceo al digitale, ma alcune riviste conservano entrambi i formati. Dato che la cartella stampa si prepara univocamente per tutti e non per ogni singolo editore è giusto comprendere sia le immagini in altra risoluzione (300dpi), che una copia in bassa risoluzione (72 dpi). Questo permetta alle riviste on-line di risparmiare tempo nel ridimensionare le immagine e alle riviste cartacee di avere una risoluzione adeguata per la stampa e per l’impaginazione a più foto.

Il formato. Ribadiamo, ogni testata giornalistica ha il suo taglio editoriale, per questo dobbiamo fare in modo che durante la sessione di scatti fotografici siano presenti sia fotografie in formato verticale che orizzontale. Spesso le slide show nelle riviste on line sono in formato 16:9, un orizzontale molto stretto, allo stesso tempo però, se lo stesso progetto fosse “postato” come una storia nel profilo instagram della rivista, è importante che possano scegliere tra diverse foto dello stesso progetto in formato verticale.

Il numero dell foto. Più che importante è importantissimo.

  • 15 immagini è il numero minimo per una pubblicazione
  • 20 è lo standard consigliato
  • Più immagini equivalgono a più opzioni per la pubblicazione, a misura. Il primo motivo è perché possono scegliere loro la foto perfetta, anche se sicuramente voi ne avete una preferita, in secondo luogo gli permetterà di creare un articolo diverso nel caso in cui il progetto sia già stato pubblicato. Nel caso del cartaceo permetterà poter scriver un’articolo più completo con varie immagini sulla stessa pagina con diversi tagli.

Foto del prima o del durante. Alcune riviste vogliono sempre comparare lo stato di fatto con il progetto, questo ovviamente nel caso di una ristrutturazione, poiché non sappiamo dove possa arrivare la nostra cartella stampa è sempre opportuno inserire anche questa sotto cartella. A questo punto quindi direi di fare un’ulteriore riflessione. Pensate anticipatamente che le foto che fate nel pre e durante potranno essere fonte di un articolo, quindi metteteci tutta la vostra creatività, ed evitate di fare fotografie con persone nell’inquadratura.

Disegni tecnici.

Come detto il comunicato stampa sarà uno uguale per tutti. Alcune riviste di settore non pubblicheranno nel caso in cui manchino planimetrie e disegni tecnici che devono sempre accompagnare il progetto. Per poter modificare le planimetrie, le sezione, etcc. perché siano accattivanti a livello grafico è importante dedicargli del tempo e non consegnare un semplice disegno come quelli forniti per il cantiere, sarà però lo sforzo di una volta sola e porterà i suoi benefici. Anche in questo caso fornite due formati, pdf che di solito hanno una risoluzione molto alta e jpg, perché alcune volte non hanno tempo di convertire i file!

Materiale Preparatorio

Rendering, schizzi, illustrazioni, mood board, palette colori e materiali. Sono cose che riempiono e fanno capire l’iter di un progetto. Inoltre sono molto usate sui social e possono essere utili, oltre che molto intriganti, per le possibili pubblicazione che un media può fare del vostro progetto.

Ricordate che per quanti follower possiate avere, loro hanno un bacino di utenza molto più grande che comprende progettisti, aziende, enti pubblici, privati, il che vuol dire che una pubblicazione da parte di una rivista si converte in una moltiplicazione di contatti che per voi non comporta alcuno sforzo.

Bio e Info

All’interno della cartella stampa dovete riservare una parte per voi. Una breve descrizione di voi o dello studio, cercando di far leva non solo sul curriculum ma anche sulle vostre peculiarità come progettista. A questo vanno aggiunti una foto profilo, il logo (anche in vari formati: png, jpg, a colori, in bianco e nero), mail di contatto, pagina web, link ai social che ritenete siano per voi interessanti.

Video

Ve lo diciamo ma già lo sapete. Siamo nell’epoca dei video che vengono ritenuti molto più accattivanti delle solo foto. Le riviste di settore on-.line hanno una parte dell’articolo dedicato per poter pubblicare video sia come immagine di copertina che all’interno dello stesso testo. Come sappiamo, parlando in gergo tecnico, ricevono molti più click, per questo un articolo correlato da video ben fatti avrà possibilità in più di essere pubblicato. Abbiamo detto “ben fatti” perché quelli amatoriali potranno andare bene per i vostri social, ma le riviste vogliono prodotti professionali. Vi lasciamo con questa riflessione. Altra cosa importante, potete condividere il vostro video inviando un file compresso, però spesso le riviste vogliono un link da poter condividere, perché i file video sulle piattaforme pesano troppe. Risparmiate loro il lavoro di dovere mettere il vostro video su una piattaforma per poi estrapolarne il link, createvi un vostro profilo e inviate loro il vostro link direttamente

Ci sono tante cose da tenere in conto, e una buona cartella stampa è sicuramente un buon biglietto da visita che ampia le possibilità di pubblicazione. Nel nostro caso, siamo riusciti a crearci una lista di contatti di editori grazie anche alla qualità del materiale che inoltriamo e come lo inoltriamo, facendo risparmiare loro molto tempo.

Che procediate da soli o vi affidiate ad un’agenzia di comunicazione, creare una lista contatti e farsi conoscere è il risultato di un lavoro costante. Ricordate che anche il follow up delle email inviate richiede i suoi sforzi e il suo tempo.

Per maggiori approfondimenti vi invitiamo a leggere gli altri Blog sull’argomento, come “The importance of photography. 6 reasons why they don’t publish your project” (EN/IT), Community, sense of belonging and Social PR Agency (EN/IT), Blogger Vs Editor. 4 Communication strategies compared (EN/IT), Comunicazione per  Architetti e Designers. Guida 2.0 Podcast.

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